Lo schema di gioco è semplice e collaudato: pubblicare molti post, ogni giorno; avere posizioni provocatorie sui temi d’attualità; costringere gli altri a venire sul proprio terreno e quindi rafforzare il proprio messaggio. La campagna elettorale che il leader della Lega Matteo Salvini (e non solo lui) sta conducendo su Twitter è il prodotto di questa strategia. Il risultato più importante è che i top tweet dei suoi competitor, i tweet più condivisi e performanti degli altri (vedi quello di Laura Boldrini di ieri) hanno per tema proprio lui e le sue provocazioni: Matteo Salvini. Una vera e propria “trumpizzazione” della nostra campagna elettorale, rafforzata, senz’altro, dagli eventi di Macerata.
I temi in discussione riflettono, anche oggi, la potenza di fuoco del leader della Lega: i tweet più rilevanti riguardano gli scontri avvenuti a Piacenza lo scorso sabato, le Foibe, gli scenari post-voto.
Marco Borraccino
Un commento su “Salvini e la trumpizzazione della campagna elettorale 2018”